Aguardiente – Marina di Ravenna
La vita professionale di Jimmy Bertazzoli e della sua passione per la canna da zucchero si divide in due tempi che hanno condizionato in modo totalitario la sua visione del bartending: il prima e il dopo Haiti. Il viaggio ad Haiti intrapreso da Jimmy con Luca Gargano, ha trasformato una passione in un’ossessione senza se e senza ma. Il rapporto che lega Jimmy Bertazzoli alla canna da zucchero non si ferma al tecnicismo della materia prima e dei suoi derivati, piuttosto è una simbiotica e profonda comunione dello spirito con la cultura caraibica, le sue genti e il loro modo di vivere.
Il suo bar, Aguardiente, non poteva non essere contagiato dal mood sul quale si edifica la visione del bartending di Jimmy Bertazzoli che si identifica nel senso del bello e del buono. Il bello dell’ospitalità sincera e genuina che si respira ad Aguardiente e il buono rappresentato da una Rum collection ormai nota in tutto il mondo, da ricette che affondano le radici nella storia di territori lontani, dall’ispirazione cercata nella perfezione che solo l’alta gastronomia può offrire, nel semplice più difficile che ci sia.
La nuova cocktail list di Aguardiente racconta tutto questo. Parla della genesi della miscelazione rendendo il significato di classico comprensibile a tutti: ricette senza tempo che superano stili e convenzioni, mode e tendenze che aspirano a diventare classiche. Cocktail list, termIne quasi riduttivo, per descrivere quel book che Jimmy ha realizzato per raccontare il suo legame con Haiti. Ventisette ricette, centoventitre foto, tante ne abbiamo contate, che raccontano quello che per Jimmy Bertazzoli è stato il viaggio della vita, il suo agorà dello spirito.
Luoghi, persone, attimi, l’immancabile canna da zucchero e la sua lavorazione, tutto immortalato con gli occhi dell’anima. Tutto quello che ha influenzato la visione del bartending di Jimmy Bertazzoli si può ritrovare in uno degli otto Genesis Drink di quel book che “vagamente” assomiglia a una cocktail list. .
Non troverete Aguardiente in quell’universo di classifiche spesso improprie, più o meno stigmatizzate, e non è un caso. Ai fuoriclasse succede questo.
Fabio Bacchi