
125 anni delle Poli Distillerie e 30 anni del Poli Museo della Grappa, un doppio anniversario significativo perché racconta i valori che guidano questa impresa veneta: famiglia, artigianalità e cultura.
300 ospiti hanno preso parte all’evento, tra collaboratori di oggi e di ieri con i loro famigliari, fornitori storici, consulenti e rappresentanti delle istituzioni, tutti legati da un filo invisibile ma resistente: l’amore per il proprio lavoro.
“Abbiamo voluto festeggiare con gli uomini e le donne che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo, perché le imprese sono romanzi che raccontano storie di vita, di persone, di amore e di desideri.” dice Jacopo Poli, titolare delle Poli Distillerie insieme ai fratelli Barbara e Andrea.
E proprio di vita vissuta ha parlato la loro mamma, Teresa Parma Poli, durante la serata, e di quell’amore per il lavoro e per la famiglia che l’ha aiutata a resistere e ad affrontare mille difficoltà negli anni ‘70. Come pure è stato l’amore per la Grappa a spingere Jacopo e la moglie Cristina a fondare nel 1993 il Poli Museo della Grappa, oggi tra i musei d’impresa più visitati d’Italia (150.000 visitatori all’anno).

La 4ª generazione, per celebrare il 125° anniversario, ha presentato un’edizione limitata di 4.125 bottiglie numerate di Vaca Mora Riserva. Una versione elevata un anno in barrique dello storico amaro a cui è strettamente collegata la nascita della Distilleria e che viene ancor oggi preparato mettendo in infusione sedici erbe e spezie secondo la ricetta del fondatore Gio Batta Poli.
Un amaro da amare e da collezionare, in vendita presso rivenditori selezionati.
Vaca Mora: storia e origine del nome
Vaca Mora era il termine popolare con cui veniva soprannominato il treno a vapore che collegava Vicenza a Bassano del Grappa.
Il 15 gennaio 1885, GioBatta Poli, aprì l’osteria “Al cappello”, dove vendeva liquori e cappelli di paglia, a Schiavon, proprio di fronte alla stazione del treno. I passeggeri aspettavano la Vaca Mora in osteria, sorseggiando un goccetto di quell’amaro officinale dalle spiccate qualità digestive. Qualche goccetto dopo, nel 1898, GioBatta installò un alambicco dietro l’osteria e fondò così le Poli Distillerie.
