Quello che non ti aspetti, una sorprendente scoperta. Questo il pensiero che sintetizza l’esperienza al milanese Baratie, oasi in zona Solari, il cui curioso nome innesca un’aspettativa. Su cosa, non lo si comprende bene sino a quando non ci si accomoda a un tavolo, si scorre il menu e si è pervasi da una idea che diventerà realtà. In questo locale walk-in si può apprezzare una offerta di alta qualità senza molte formalità. Improbabile definirlo cocktail bar con cucina, piuttosto un gastro cocktail bar dove i due fondatori liberano la loro fantasia puntando sulla sostanza più che sull’apparenza.
Semplice, ma non facile in una scena milanese che spesso si fa irretire dall’apparenza più che dalla concretezza. Andrea Cicu, torinese con anima sarda, in cucina, e Giacomo Sacchetti, milanese, al bar, sono gli artefici di un riuscito progetto nel quale hanno fuso la comune passione per il senso del buono. Andrea si è formato con esperienze ai fornelli in Sardegna e Piemonte prima di arrivare a Milano. Giacomo, da studente di ingegneria gestionale, scopre la sua vocazione per la mixology e immagina una nuova “Milano da bere” con una cultura del rituale aperitivo focalizzato su bitter e Vermouth. Aperto nel maggio 2021, Baratie richiama il nome del ristorante di One Piece, uno degli anime di successo e più letti al mondo. Ispirato dalla passione di Giacomo per i manga, il nome rende l’idea di quello che Baratie vuole essere: un “porto franco” dove amici e non, si siedono per bere e mangiare qualcosa celebrando la convivialità.
Un incontro casuale, idee comuni, uguale Baratie, un progetto a immagine e somiglianza dei due soci. Atmosfera casual, l’elegante antologia di bottiglie dietro il banco bar cattura l’attenzione appena entrati. Brand di profilo internazionale ma con una dimensione artigianale, una invitante scelta di Vermouth che rimanda alla storia liquida del nostro paese e a quel patrimonio di antica sapienza contadina e speziale alla base di un vino che ha diffuso l’aperitivo in tutto il mondo. I drink sono rivisitazioni semplici ma attuali che rendono un gusto antico sempre nuovo. Come Condito, drink ispirato dal Garibaldi, ma con il succo di pompelmo che sostituisce l’arancia, e Vodka infusa con botaniche mediterranee che dona un morbido kick alla struttura del drink. Condito è fresco, piacevole già al naso, in equilibrio al palato e con un piacevole e prolungato finale. Un drink che stimola un istintivo gusto del buono e che richiama subito l’ennesimo sorso senza compromessi.
Anna la Rossa esalta uno degli agave spirits per eccellenza. In questo drink il Mezcal incontra pompelmo rosa e Bitter, combo di indiscusso successo, per armonizzarsi con la nota speziata donata da Gin Breeze. In questo drink convince quel senso di terroir del Mezcal che rimanda a pratiche ancestrali che si tramandano di generazione in generazione nelle palenque incastonate sulle highlands degli altipiani messicani. I side di accompagnamento sono quelli che mettono alla prova il pairing: sarde fritte accarezzate da maionese al limone, frittelle di baccalà con una lussuriosa salsa di mele e aceto, il semplice che esprime complessità. Agli occhi di un cocktail lover non sfuggirà la drink strategy della cocktail list, divisa tra ricercati twist di evergreen, signature creative e grandi classici realizzati con pregiati ingredienti. L’imprinting mirato a un gusto caratterizzante e mai banale è percepibile nel numero degli ingredienti utilizzati, tre, a volte quattro, costante che si ritrova in tutti i drink di successo, quelli che mettono tutti d’accordo ed esaltano la percezione di qualità.
Ma se non siete cocktail lover potrete sbizzarrirvi scegliendo tra le birre artigianali di Picobrew, alla spina, o tra vini espressioni dei territori di origine. Oltre il bar, oltre il dehor esterno, oltre il social table, i più esigenti possono accomodarsi in una elegante e intima private room dominata da un tavolo che può ospitare sino a otto persone. Il menù è un parterre di “cicurie”, piatti di tradizione evoluti in un gusto contemporaneo. L’ostrica condita con mela, peperoncino e aneto evoca i sapori della Bretagna celtica; il raviolo di ricotta, acciughe e fiori di zucca è un delicato equilibrio tra umami, dolcezza e acidità che si fondono in una insolita morbidezza, e poi l’Hotdog di asparagi, limone, senape e cipolla fritta, una palestrata dimostrazione di quanto un gusto esaltante sia l’imprinting culinario del giovane chef. Tra i vini il Rebolium di Sinefinis, metodo classico di Ribolla prodotto da due aziende del Collio, una italiana, una slovena, il Chioma Integrale, di Vignai di Duline, una Malvasia Istriana vinificata in bianco e lo Chardonnay Tshaupp, di Schweitzer, Sudtirol. E poi il gran finale a suggello, il Barba Coffee, drink in cui Scotch, amaro Barba-turico e caffè si fondono strizzando l’occhio a un celebre contemporary drink. Baratie è una location moderna ma dal fascino antico, tradizionale e sincero, dove la tradizione diventa esperienza.