Il gestore del locale di piazza dei Signori ha deciso di cambiare prodotto. E lancia una campagna informativa: «Scelgo il chilometro zero, non la multinazionale»
ADOVA. Rottamano una tradizione e la rimpiazzano con un altro pezzo di storia padovana. Al Gran Caffé Diemme di piazza dei Signori lo spritz non si fa più con l’Aperol. Da qualche settimana viene utilizzato solo ed esclusivamente aperitivo Luxardo. La decisione l’ha presa il gestore del locale nato sotto lo storico marchio e potrebbe rapidamente diffondersi in tutti i locali aperti in città sotto lo stesso brand. «Ho deciso di farlo per vari motivi: quello di Luxardo è un prodotto a chilometro zero, è molto buono e in un momento di crisi è giusto favorire le aziende nostrane. Aperol, ormai, è proprietà di una multinazionale», spiega Michele Birtig.
L’informazione al banco. È la prima cosa che i baristi comunicano appena si chiede uno spritz. «In questo locale non utilizziamo più l’Aperol. L’abbiamo sostituito con aperitivo Luxardo». Sul bancone sono stati esposti anche dei piccoli totem in cartone con la notizia della sostituzione del prodotto. Ci sono molti locali che utilizzano prodotti alternativi all’Aperol senza informare il cliente, Gran Caffé Diemme ha scelto la strategia completamente opposta: pubblicizzare il cambio in modo chiaro e trasparente. «Quello di Luxardo è un aperitivo all’arancia, esattamente come Aperol» evidenzia Birtig, socio del gruppo Diemme e gestore diretto del locale di piazza dei Signori.
«La gradazione alcolica è la stessa, solo è un po’ meno dolce. Io credo sia l’ideale per l’aperitivo padovano e spero che questa nostra scelta apra il campo ad una nuova tendenza in città. Aperol, nonostante sia nato a Padova, è diventato un prodotto gestito da una multinazionale, con tutte le conseguenze del caso sia dal punto di vista dei costi che dei rapporti con i fornitori. Luxardo faceva già il liquore all’arancia per l’aperitivo ma era venduto solo all’estero». Michele Birtig, ex giocatore del Petrarca Rugby, fa parte della società che ha dato vita anche ai locali Diemme di strada Battaglia, di via Vicenza (Caffé Tinto) e di Prato della Valle (The Box). «Siamo partiti con questa iniziativa in piazza dei Signori perché qui ho una gestione diretta. Vedremo se ci seguiranno anche gli altri. A me farebbe molto piacere».
Aperol spritz. L’Aperol è nato a Padova. L’ha creato l’imprenditore Silvio Barbieri nel 1919 nell’azienda F.lli Barbieri di via Gattamelata. Fu l’idea geniale di un uomo che, in un momento in cui si beveva molto, riuscì a creare un aperitivo poco alcolico, di appena 11 gradi. Era stato in Francia e lì, nello slang, l’aperitivo lo chiamavano aperò. Quando è tornato ci ha aggiunto una “l “e ha creato l’Aperol. Ma nel 2003 prodotto e marchio sono stati acquisiti dal Gruppo Campari. Inutile raccontare l’esplosione commerciale, soprattutto a Padova, città universitaria, dove lo spritz oltre che una bevanda è anche un fenomeno sociale. Da sempre il popolo dell’aperitivo si è diviso nelle due “scuole di pensiero”: Aperol o Campari. Ora un locale del centro, forte di un altro grande marchio padovano, inverte la rotta e crea un’alternativa.
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