Apparso in sordina, cresciuto nel tempo, Alto Cocktail Festival, l’unico festival indipendente organizzato direttamente da un locale, che vuole proporre una combinazione di gusto in perfetto stile italiano, è giunto alla sua quarta edizione.
Ospitata da sempre sull’ALTO Rooftop di Cervia, una meravigliosa terrazza che unisce il panorama tra cielo e mare, dotata di cocktail bar e ristorante, la manifestazione ideata e diretta dal giovane bar manager Niccolò Amadori, nel tempo è cresciuta evolvendosi con un programma sempre più ricco, coinvolgente e di profilo internazionale.

Il percorso professionale di Niccolò Amadori, cresciuto nella realtà di casa che gli ha dato attenzione a gusto e qualità, iniziandolo così a una sua miscelazione identitaria, è passato prima da Ceresio 7 a Milano, poi a Sidney, in Australia, presso il Bar Conte (bar di forte matrice italiana, sempre più in vista oltreoceano) e infine a New York da Mace con Nico De Soto e al Martiny’s con Takuma Watanabe. Oggi questo lo ha portato a guidare un locale entrato nei “Top 500 Bars” che affascina per la sua bellissima scenografia e conquista nel gusto per un minimalismo “less is more”.

ALTO Cocktail Festival ha esordito nel 2022 con una singola serata e l’ambizione di affermarsi sempre più come una splendida occasione per conoscere le identità e le sfumature di gusto di grandi personaggi della miscelazione e della cucina italiana e internazionale, evitando di cadere in un esercizio interessante solo per gli addetti ai lavori.
L’evento è l’esempio di come la cocktail culture e il fine drinking, così come il fine dining, trovano interessanti e importanti ribalte in provincia e quindi veicolare messaggi che oltrepassano i confini regionali.

Dal 23 al 28 giugno, cinque serate hanno animato la località turistica della riviera romagnola con protagonisti alcuni tra i migliori mixologist e chef italiani stellati.
Il filo conduttore delle serate è stato il pairing tra alta cucina e mixology, un tema che appassiona gli addetti ai lavori di tutto il mondo e i più esigenti gourmet e cocktail lover sempre in cerca di nuove esperienze sensoriali. Ogni data è stata caratterizzata da due format distinti, con attori differenti e uniti dalla loro regionalità/territorialità.

Il resident chef di ALTO Rooftop, Andrea Vailati, ha dunque ospitato nel suo ristorante cinque chef e cinque bartender, uno per ogni serata, che hanno proposto un menù degustazione di 5 portate alle quali erano stati abbinati i signature drink creati per l’occasione.
ALTO ristorante propone una cucina che fonde memoria e contemporaneità tra le radici del territorio, grande protagonista con pesci e ortaggi locali nella carta e nei due menù degustazione proposti, “Classico” e “Sbarco in Romagna”.
Nato a Lodi, ma romagnolo di adozione, Andrea Vailati è uno chef di estrazione marchesiana, cresciuto prima da Cazzamali e poi da Andrea Berton, per poi approdare per 6 anni al Magnolia ** e diventare il responsabile di cucina.

Le interpretazioni dei bar e ristoranti ospitati, coniugate per concordanza o discordanza del pairing, hanno presentato un ricercato esercizio di grammatica del gusto, carico di intensità e creatività, in grado di rappresentare le diverse territorialità e ispirazioni.
Al cocktail bar, altri cinque barman e cinque pizza-bar guest hanno espresso un diverso approcio.


Ogni sera tre cocktail signature del barman guest hanno accompagnato 3 proposte, tra pizza/tapas, del pizza-bar ospite.
Il 23 giugno l’evento era dedicato al territorio emiliano romagnolo. Jimmy Bertazzoli dell’Aguardiente di Marina di Ravenna ha curato il pairing con il menù proposto dallo chef Mariano Guardianelli dell’Abocar di Rimini.


Tra le varie proposte molto interessante il cocktail “Red” (La Mauny Blanc Rhum, Bitter Campari, orange shrub, oli essenziali di mandarino e soda Perrier) abbinato a una proposta di animella con salvia e dulce de leche.
Il corpo fresco, agrumato e aromatico del drink ben si è sposato con la ricchezza del piatto attenuandone la complessità a favore di una piacevole evoluzione che si prolungava anche nel finale.
I classici tortelli romagnoli, in questo caso di melanzana e arricchiti con timo e limone, hanno incontrato il tono erbaceo di “Green” (Trois Riviere Cuvèe de l’Ocean Rhum, matcha, curry verde, miele, lime e clorofilla), un drink che ricorda note tropicali e speziate.





Entrambi i drink ben esaltano lo stile della miscelazione di Jimmy Bertazzoli, con la nota identitaria di Rhum importanti e l’esasperante ricerca del massimo equilibrio tra dolce e acidità.
Francesco Ismenghi del “Necessaire Bar” di Rimini si è impegnato nel pairing con pizza.
Il suo “Spicy Margarita” (Tequila infuso con jalapeno, Apricot Brandy, Chartreuse, Verjus, zucchero) è una intrigante e fruttata ricetta che ha incontrato “O Fiore Mio” (fior di latte, burrata e prosciutto crudo) proposta da Francesco Ismenghi di O Fiore Mio di Faenza.

Il 24 giugno, per “Roma e dintorni”, lo chef Ciro Cuccinello di Carter Oblio di Roma ha fatto coppia con l’estro creativo del bartender Luca Bruni del Depero Club di Rieti.
Una tagliata di bufalo con crema di mozzarella di bufala e alici si è sposata con “Sambuca con Mosca” (Orsini Acqua Tonica, Mezcal, Sambuca, acqua di yogurt alla vaniglia, pesca chiarificata, cacao amaro, toffee, genziana, vaporizzazione di liquore al caffè), il drink ideato da Luca Bruni che si ispira a un classico rituale a base di Sambuca.
La miscelazione di Luca Bruni è un’antologia di sensazioni e ricordi riprodotti in forma liquida, ricercata, complessa e sofisticata, sapida e umami.
La conferma arriva anche dal “Pickled Americano” (Orsini Club Soda, Bitter, Vermouth, Rabarbaro, distillato di capperi, Verjus, salamoia di oliva, aceto di sedano, olio di Bergamotto, vaporizzazione di Tabasco verde).

Di Mattia Capezzuoli, altro talentuoso bartender in forza allo Stravinskij Bar dell’Hotel De Russie di Roma, abbiamo molto apprezzato “Anima Tellus” (Altamura Vodka, fake lime, Paragon Palo Santo cordial, oda al cardamomo, Angostura) un drink che invita subito alla beva, abbinato alla pizza Anima Tellus di Matteo Lo Iacono del Crunch di Roma.
Tra gli altri intervenuti (vedi programma) una citazione particolare la merita il team del Maybe Sammy di Sidney, giunto dall’Australia per esprimersi nella giornata conclusiva.
Bar e ristoranti alto spessore, l’importante presenza della spirit industry, un pubblico interessato e appassionato, l’entusiasmo del bartending team di ALTO Rooftop sono gli ingredienti di un evento che ha tutte le qualità per divenire un riferimento della bar industry italiana. Un ottimo lavoro.
Beatrice Cremonesi
IL PROGRAMMA DI ALTO COCKTAIL FESTIVAL 2025
23 Giugno – Romagna & dintorni
Abocar (Rimini) accompagnato da Aguardiente (Marina di Ravenna)
O’ Fiore Mio (Faenza) accompagnato da Nècessaire (Rimini)
24 Giugno – Roma & dintorni
Carter Oblio (Roma) accompagnato da Depero Club (Rieti)
Crunch (Roma) accompagnato da Stravinskij Bar (Roma)
25 Giugno – Sud & dintorni
Qafiz e Aspro cocktail bar (Santa Cristina d’Aspromonte- RC)
Cinquanta Spirito Italiano (Pagani- SA)
26 Giugno – Toscana & dintorni
Podere Belvedere accompagnato da Locale Firenze
Elementi Cocktail & Pizza accompagnato da Elementi Cocktail & Pizza
27 Giugno – Milano & dintorni
Ceresio 7 Bar & Restaurant (Milano)
Cà-ri-co (Milano) accompagnato da Cascina dei Sapori (Rezzato- BS)
28 giugno- Maibe Sammy- Sidney- Australia)