Back to the roots, straight to the future. Per celebrare il 140 esimo anniversario di Amaro Montenegro che cadrà nel 2025, The Vero Bartender torna con un nuovo viaggio all’insegna del timeless spirit con destinazione 2165: un futuro dove poter esplorare le infinite possibilità della mixology, ma in cui la bussola indica sempre e comunque il Sapore Vero. “2165. Shaping The Future”, questo il tema della 7° settima edizione della ormai celebre cocktail competition che alza l’asticella evolutiva del bartending contemporaneo con un tema che certamente impone ai partecipanti un’attenta riflessione su sé stessi e sul proprio concetto di evoluzione della bar experience a 360°.
Nell’ultimo decennio il bar si è evoluto moltissimo e certamente continuerà a farlo. Chi avrebbe mai pensato che oggi un cocktail analcolico potesse avere un impatto così forte? O che i drink salati avrebbero dominato alcuni dei menu di cocktail più accattivanti. Su quest’ultimo tema possiamo citare esempi significativi. Al Superbueno, un mexican cocktail bar nell’East Village di New York, il Salted Plum & Tamarindo Milk Punch, fonde tecnica e ricerca di gusto per un drink che danza tra il dolce e il salato. Charanda e Ayuuk, spiriti messicani, sono miscelati con uno sciroppo di prugna salata e tamarindo, tè floreale di lojana, limone e latte. La miscela viene fatta riposare per diverse ore. Dopo quattro filtraggi e una spolverata di sale, il cocktail si presenta con una leggera tonalità di vermiglio e, cosa più importante, solo un po’ più torbido di un bicchiere di acqua ghiacciata. In pratica il bartender ha utilizzato la versatilità della formula del punch al latte evolvendola, trattandola come una tela sulla quale esprimere la sua creatività. Il risultato: un cocktail molto complesso in cui gli li ingredienti si distinguono davvero senza competere tra loro. Questo esempio ci dimostra che la chiarificazione ha guadagnato un seguito importante negli ultimi anni, ma oggi si comincia a parlare di chiarificazioni che si evolvono attraverso lo spettro dei sapori.
L’innovazione è il processo che permette l’evoluzione, un processo per il quale occorre interpretare costantemente il presente in funzione futura. Il segreto è semplificare l’esistente proponendo soluzioni creative che rendano più fruibili le tecniche e le ricette. Precisione, velocità, controllo sui consumi, affidabilità e ripetibilità saranno ulteriori linee guida della mixology del futuro. In sintesi: innovare significa rendere un prodotto tanto semplice da usare da diventare condivisibile con tutti. Perché questo accada la bar industry dovrà ripensare tutto continuamente, rimettere tutto in discussione cercando nuovi modi di fare le cose: prodotti, processi, mercati e bar. Senza un atteggiamento innovativo sotto ogni punto di vista non sarà possibile creare drink strategy che intercettino il consumatore futuro in modo dirompente e diverso. Nel bar del futuro drink e tech trasporteranno il cliente in un’esperienza a 360 gradi, un consumatore molto attento al salutismo e consapevole circa i prodotti di maggiore qualità e la loro sostenibilità.
Il mondo del caffè già oggi offre notevoli spunti di interesse. Latti alternativi come il latte di patate, il Nitro Coffee, (l’infusione di azoto nel Nitro Coffee crea una consistenza cremosa, simile a una birra), il Mushroom Coffee, che contiene adattogeni come il Chaga e il Lion’s Mane, che offrono benefici per la salute che vanno dal rafforzamento del sistema immunitario al miglioramento delle prestazioni cognitive, sono già punti di partenza molto importanti. Adattogeno è il termine che designa alcuni alimenti e integratori che si dice aiutino l’organismo a gestire lo stress. La non ancora ben compresa Generazione Z è molto attenta a questi fattori.
Anche la spirit industry è già proiettata nel futuro. Dalla fusione tra loro di più liquidi stanno nascendo spiriti ibridi, gli invecchiamenti sperimentano nuovi legni, botti riassemblate con doghe ex-tutto, un processo in continua evoluzione mirato alla ricerca di nuovi flavour e sapori. Non è improbabile immaginare che l’interattività e l’high-tech giocheranno un ruolo importante nel futuro, magari permettendo al cliente di osservare la preparazione del suo drink stando comodamente accomodato al suo tavolo, probabilmente si avrà uno sviluppo del consumo in movimento. Quale che sia il futuro che attende il bartending del futuro, questo apparterrà a coloro che avranno la capacità di innovarsi costantemente sotto ogni punto di vista.
The Vero Bartender 2025 “2165. Shaping The Future” è l’occasione perfetta per sperimentare, creare e innovare come mai prima d’ora per scrivere una nuova era della mixology. Dagli ingredienti alla preparazione, dal servizio alla garnish, ogni partecipante alla prossima edizione di The Vero Bartender dovrà dunque raccontare e condividere nel bicchiere la propria visione del futuro, rivisitando e reinterpretando cocktail che abbiano Amaro Montenegro come principale protagonista. Mantenendo l’ospite sempre al centro di tutto. Ca va sans dire.